MUSICA SOTTO LE STELLE 2023

Questo nostro evento è ormai un appuntamento tradizionale , che non tradisce mai! C’è sempre un gran pubblico ma quello che più piace è che è presente, attivo, partecipe.

Tutto questo grazie a Giorgio Beberi e alla sua BANDA STORTA, un gruppo che oltre a suonare sa fare spettacolo coinvolgendo i presenti! Una banda che si diverte suonando e questo non solo è avvertito da chi ascolta ma rende l’atmosfera leggera e coinvolgente.

Come ogni anno in questo vento facciano una raccolta fondi per associazioni o persone che si trovano in difficoltà. Quest’anno le offerte sono state raccolte per un nostro amico che in Emilia, Con l’alluvione, ha perso casa e campagna. E il pubblico ha risposto con grande generosità alla nostra richiesta!

Metto quindi di seguito il ringraziamento di Luigi.

“Buongiorno volevo ringraziare tutti i soci, amici e simpatizzanti di questa associazione per avere deciso di devolvere in beneficenza  alla mia famiglia il ricavato della vostra serata. Un gesto inaspettato che mi mette anche in imbarazzo… Grazie veramente a tutti.

Luigi e famiglia.

Al prossimo anno!

Quante storie

Che bellissimo pomeriggio! 

Da molto tempo non organizzavamo qualcosa per i bambini, ma non potevamo tralasciare l’opportunità che ci ha dato il maestro Franco Evangelista professore e musicista presso la scuola Diapason: mettere in musica e cantare le fiabe di Gianni Rodari.

Queste fiabe sembrano rivolte ai bambini ma sicuramente le tematiche possono far riflettere gli adulti.

Se poi vengono cantate e suonate con gli strumenti più disparati, da quelli classici ai meno usuali come piatti, djembe, maracas o con quelli costruiti con le proprie mani, ecco che la magia è COMPLETA!

In effetti è stato proprio così!

Vedere i bambini che per un’ora sono stati fermissimi ed attenti sulle loro sedie partecipando attivamente all’incontro è stata una grandissima soddisfazione!

Ma come si fa a non essere coinvolti da storie così belle e da strumenti che emettono suoni che sanno rievocare in noi i rumori di un cavallo, di una rana e così via? Anche gli adulti erano attentissimi!

A dimostrazione dell’attenzione di bambini ci sono stati poi i disegni fatti da loro grazie al materiale portato da Manuela della Cooperativa Arianna che raccontavano ciò che era stato percepito durante i racconti.

Abbiamo anche raccolto delle offerte con le quali l’associazione Treedom pianta degli alberi pari al valore versato.

Insomma non possiamo che dire: grazie Franco!

Al prossimo anno ovviamente

LA DECRESCITA FELICE

Già negli anni 70 Serge Latouche parlava e scriveva sulla ” decrescita felice”.  La domanda principale di questa corrente è: è possibile una crescita infinita su di un pianeta finito? E cioè: è possibile continuare a pretendere una crescita del PIL senza intaccare e distruggere le risorse dl pianeta?

La risposta è solo una: NO!

Michel Cardito, co-presidente del movimento per la decrescita felice, ne ha parlato in maniera esaustiva durante l’incontro.

Gli argomenti sono tantissimi così come le riflessioni che vengono provocate, ma ciò che è più importante rilevare è che anche quello di cui continuamente si parla oggi e cioè ” ecosostenibilità” non è la soluzione corretta per salvaguardare il nostro pianeta ma solo un’alternativa meno dannosa all’ambiente.

L’unica risposta corretta è la RIDUZIONE DEI CONSUMI. 

A tutt’oggi molto spesso la tecnologia ha portato a dei ribassi dei prezzi di molte cose, ma questo di per sé stesso è un’ulteriore spinta ad un consumo maggiore.

Pensiamo ad esempio ai voli aerei: il fatto che si possano trovare prezzi “stracciati” fa sì che le persone siano maggiormente spinte a fare vacanze in cui il mezzo di trasporto è l’aereo.

Ecco perché a tutt’oggi si parla molto poco di questo tipo di decrescita, perché ciò significa rivoluzionare il sistema economico globale, significa cambiare completamente la mentalità del consumatore.

Sarebbe interessante organizzare un altro incontro nel quale si dovrebbe parlare delle soluzioni pratiche con le quali affrontare questo problema.

Presentazione libro “”Il mito della crescita verde” 4 maggio 2023

È possibile godere dei benefici della crescita economica e raggiungere allo stesso tempo la sostenibilità ambientale?
Di questo tema attualissimo se ne parla nel libro “Il mito della crescita verde”, nel quale si dimostra come un’ipotesi di questo genere non sia realizzabile.
Ne parliamo con Michel Cardito, medico, attivista ecologista e Co-Presidente del Movimento per la Decrescita Felice.
La presentazione sarà il
4 maggio alle 20:30  presso la sala Gabardi Mosna in via Marco Pola 6 Gardolo (Trento)
Vi aspettiamo numerosi!

Gita sul monte Creino

Questa domenica la meta scelta è stata il monte Creino, monte sopra la val di Gresta e che è stato sede delle retrovie 

dell’esercitò austro-ungarico.

Per questo fatto il monte Creino ed il monte Corno sopra Nago presentano molte fortificazioni, trincee, gallerie, magazzino e fucilerie.

Quella del monte Creino è molto grande e restaurata molto bene per cui fra il monte Corno ed il Creino è stato scelto quest’ultimo.

La partenza è dal Maso Naranch per giungere in allegra compagnia, eravamo in 29, al monte Brugnolo e quindi al Creino.

La vista da lassù è spettacolare: il Brenta, l’Adamello, la Alpi ledrensi e così via. Un comodo prato per fermarsi a mangiare un panino e poi camminare ancora 10 minuti per raggiungere la fortificazione della quale si ha uno splendido controllo sul lago di Garda e sulla zona da Mori in poi. 

Riprendiamo il cammino per il rientro passando fra piccoli anfiteatri ricchi di primule, pervinche e muschio: un vero spettacolo! 

Raggiunto maso Naranch non ci si poteva non fermare per gustarsi una bevanda tutti assieme!

Bellissima giornata, alla prossima

La nostra assemblea soci: un momento conviviale

Finalmente dopo alcuni anni siamo potuti tornare a vivere la nostra assemblea soci come un bel momento conviviale.

Ci siamo infatti trovati, oltre ovviamente che per l’assemblea, a mangiare in allegra compagnia un buon piatto di gnocchi discutendo del più e del meno.

Un momento interessante è stato quello della relazione del presidente Anna Mussi che ha sottolineato le criticità più che dell’associazione, del mondo del volontariato stesso.

È infatti stato sottolineato il grosso problema del ricambio generazionale, non solo per una questione di età, ma proprio perché l’ingresso di giovani porterebbe a nuove idee, nuovi approcci con la comunità in generale ma soprattutto con quel mondo giovanile che noi difficilmente riusciamo a contattare.

Un altro grosso problema è il passaggio pressoché obbligatorio nel terzo settore in quanto ha portato ad una notevole burocratizzazione della gestione dell’associazione, togliendo così quello spirito di volontariato con il quale si erano 

costituite le varie associazioni.

Non ultimo la difficoltà di reperire fondi per la realizzazione degli eventi.

Ciò nonostante il presidente ha potuto fare un lungo elenco delle attività svolte:

  • uscite in montagna
  • musica sotto le stelle
  • serata danzante al parco 
  • la strozega
  • castagnata
  • brindisi al parco
  • uscita storica sul sentiero dei vecchi mestieri
  • serata di incontro con l’associazione Terre Altre
  • Stupendamente donna…
  • Insomma non ci possiamo lamentare!

Al prossimo anno!

Brindisi di Natale 2022

Dopo il successo ottenuto l’anno scorso, abbiamo voluto ripresentare questa iniziativa puntando sulla qualità degli artisti che dovevano intrattenere il pubblico.

Non sempre è facile far quadrare questa cosa con i nostri bilanci ma, in un modo o nell’altro, ci siamo riusciti.

L’incontro è iniziato con Leonardo e la sua fisarmonica. Valzer, mazurche, balli di gruppo hanno portato i presenti a ballare e cantare le canzoni da lui suonate. Grazie anche alla sua fidanzata che ha fatto da guida nei balli di gruppo!

Conoscevamo già dall’anno scorso Leonardo ed anche quest’anno non ci ha deluso.

Il pomeriggio è poi proseguito con Chilli Peperoncino rosso, un intrattenitore poliedrico che con giochi, canzoni e balletti ha saputo coinvolgere grandi e piccini. Un personaggio che vuole colorare il mondo perché a farlo nero sono già in tanti come dice lui!

Distribuendo cappellini di Babbo Natale, facendo intervenire i bimbi in giochi che sapevano di magia e facendo cantare e ballare il pubblico con varie canzoni con un significato sempre di augurio il tempo è volato! 

Non mancavano poi il classico panettone e pandoro accompagnato da buon té e vin brulè caldo!

Vi aspettiamo il prossimo anno! 

Castagnata al parco

Finalmente dopo 3 anni abbiamo potuto riproporre la nostra Castagnata al parco!

Che bello ritrovarsi tutti assieme e vedere così tanta partecipazione! 

La giornata è iniziata in sottotono perché il cielo era coperto, ma confidando nelle previsioni abbiamo continuato a montare la struttura di distribuzione e predisporre le tavole.

Sono sempre belli questi momenti per noi del direttivo e per quegli amici che sempre ci danno una mano: è un momento di allegria, di poter stare assieme senza dover lottare contro il tempo e ritrovare

una bella unità tagliando le castagne fra ricordi e progetti.

Dopo un breve momento di pioggia che ci ha fatto un po’ soffrire il cielo ha cominciato a liberarsi dalle nuvole e la gente ha iniziato ad arrivare: 3 ore di afflusso continuo che ci ha permesso di rivedere tante persone che da tempo non incontravamo.

Meno male che abbiamo avuto delle volontarie che hanno continuato a tagliare castagne vista la velocità con la quale finivano!

Bella giornata che riproporremo sicuramente il prossimo anno.

SENTIERO DEI VECCHI MESTIERI

Camminare in mezzo alla natura è sempre bello e rigenerante e ancora di più se si scoprono luoghi nuovi nei quali si può riscoprire il nostro passato.

Con questo principio abbiamo organizzato un’uscita sul “SENTIERO DEI VECCHI MESTIERI” in val di Cembra.

Il Rio dei Molini fra Grumes e Grauno presenta una concentrazione di almeno 20 macchine ad acqua fra molini, segherie e fucine, con tre opifici restaurati.

Il Sentiero dei Vecchi Mestieri collega questi fabbricati. Il percorso si sviluppa trasversalmente alla Valle dell’Avisio ed è diviso in due parti: la prima parte, di rilevanza storico-etnografica, si situa lungo il rio fra Grumes e Grauno; la seconda parte, a prevalente interesse ambientale, parte dal nuovo ponte sull’Avisio e giunge fino all’abitato di Piscine.

Assieme alla guida Sergio Paolazzi abbiamo percorso il primo tratto partendo da Grumes.

Grumes è un piccolo paese che sta cercando di trovare una sua identità turistica proponendosi come città slow proprio grazie alla sua posizione, ai suoi boschi secolari, ai suoi corsi d’acqua, alle sue spettacolari terrazze di vigneti e angoli di natura.

Il sentiero non è faticoso e facilmente percorribile per tutti. La compagnia è allegra e, vista l’occasione, fra un pezzo di storia e la passeggiata qualcuno si è anche messo (con successo!) a cercare funghi. 

3 ore di camminata in mezzo ad un bosco e in una bella forra visitando appunto molini, segherie e fucine. Quanta storia in quelle case! Peccato che tutto questo, ora ben restaurato, manchi di una manutenzione adeguata e venga poco pubblicizzato. 

Speriamo che almeno il progetto delle segheria che dovrebbe essere aperta al pubblico mostrandone il funzionamento originale venga mantenuto.

Finita la camminata come non terminare con un buon muller della val di Cembra accompagnato da prodotti tipici della zona assieme alla nostra bravissima e preparatissima guida?

Un’uscita che sarebbe molto importante proporre nelle scuole per non dimenticare il nostro passato.

Gita su cima Fregasoga

Visto il riscontro avuto nelle uscite in montagna, abbiamo pensato di proporre un’altra gita su una cima bellissima e spettacolare: cima Fregasoga. È una montagna del Lagorai che si trova di fronte al monte Croce il più alto della catena occidentale. 

Si può raggiungere da più punti di partenza ma abbiamo scelto Malga Sass perché la cima diventa raggiungibile senza grandi dislivelli. Siamo un bel gruppo e dopo circa 45 minuti ci si trova a passo Mirafiori da dove si possono vedere i laghi di Piné. Qui inizia la parte più impegnativa della salita in quanto si deve risalire un canalone. A metà di questo però si devia a destra rendendo così la salita più comoda.

Dopo circa un’ora eccoci arrivati! Siamo a 2452m e il panorama a 360° m merita la fatica fatta: Brenta, Maddalene, Catonaccio , Latemar, Lagorai e chi più ne ha più ne metta! E che sorpresa: al posto della classica croce c’è proprio una “soga” (la corda usata per legare i carichi sui carri tirati dai buoi) su un palo di legno. Proseguiamo in cresta raggiungendo cima Pala delle Buse per poi iniziare la discesa.

Passiamo in mezzo ad una zona ricchissima di mirtilli ed infine torniamo alla malga dove ci attendono altri amici che non erano potuti salire. Il dolce è meritato e la giornata termina in allegria.

Alla prossima!