Brindisi di Natale 2022 al parco di Roncafort

Vi aspettiamo numerosi sabato 17 dicembre 2022 al parco nuovo di Roncafort dalle 16.00 per un brindisi natalizio.

Dalle 16.00: bevande calde e panettone accompagnati dalla musica di Leonardo Bort.

Dalle 17.00 “Chilli peperoncino rosso”, lo showman che ci intratterrà con giochi, allegria e musica.

Castagnata al parco

Finalmente dopo 3 anni abbiamo potuto riproporre la nostra Castagnata al parco!

Che bello ritrovarsi tutti assieme e vedere così tanta partecipazione! 

La giornata è iniziata in sottotono perché il cielo era coperto, ma confidando nelle previsioni abbiamo continuato a montare la struttura di distribuzione e predisporre le tavole.

Sono sempre belli questi momenti per noi del direttivo e per quegli amici che sempre ci danno una mano: è un momento di allegria, di poter stare assieme senza dover lottare contro il tempo e ritrovare

una bella unità tagliando le castagne fra ricordi e progetti.

Dopo un breve momento di pioggia che ci ha fatto un po’ soffrire il cielo ha cominciato a liberarsi dalle nuvole e la gente ha iniziato ad arrivare: 3 ore di afflusso continuo che ci ha permesso di rivedere tante persone che da tempo non incontravamo.

Meno male che abbiamo avuto delle volontarie che hanno continuato a tagliare castagne vista la velocità con la quale finivano!

Bella giornata che riproporremo sicuramente il prossimo anno.

SENTIERO DEI VECCHI MESTIERI

Camminare in mezzo alla natura è sempre bello e rigenerante e ancora di più se si scoprono luoghi nuovi nei quali si può riscoprire il nostro passato.

Con questo principio abbiamo organizzato un’uscita sul “SENTIERO DEI VECCHI MESTIERI” in val di Cembra.

Il Rio dei Molini fra Grumes e Grauno presenta una concentrazione di almeno 20 macchine ad acqua fra molini, segherie e fucine, con tre opifici restaurati.

Il Sentiero dei Vecchi Mestieri collega questi fabbricati. Il percorso si sviluppa trasversalmente alla Valle dell’Avisio ed è diviso in due parti: la prima parte, di rilevanza storico-etnografica, si situa lungo il rio fra Grumes e Grauno; la seconda parte, a prevalente interesse ambientale, parte dal nuovo ponte sull’Avisio e giunge fino all’abitato di Piscine.

Assieme alla guida Sergio Paolazzi abbiamo percorso il primo tratto partendo da Grumes.

Grumes è un piccolo paese che sta cercando di trovare una sua identità turistica proponendosi come città slow proprio grazie alla sua posizione, ai suoi boschi secolari, ai suoi corsi d’acqua, alle sue spettacolari terrazze di vigneti e angoli di natura.

Il sentiero non è faticoso e facilmente percorribile per tutti. La compagnia è allegra e, vista l’occasione, fra un pezzo di storia e la passeggiata qualcuno si è anche messo (con successo!) a cercare funghi. 

3 ore di camminata in mezzo ad un bosco e in una bella forra visitando appunto molini, segherie e fucine. Quanta storia in quelle case! Peccato che tutto questo, ora ben restaurato, manchi di una manutenzione adeguata e venga poco pubblicizzato. 

Speriamo che almeno il progetto delle segheria che dovrebbe essere aperta al pubblico mostrandone il funzionamento originale venga mantenuto.

Finita la camminata come non terminare con un buon muller della val di Cembra accompagnato da prodotti tipici della zona assieme alla nostra bravissima e preparatissima guida?

Un’uscita che sarebbe molto importante proporre nelle scuole per non dimenticare il nostro passato.

Gita su cima Fregasoga

Visto il riscontro avuto nelle uscite in montagna, abbiamo pensato di proporre un’altra gita su una cima bellissima e spettacolare: cima Fregasoga. È una montagna del Lagorai che si trova di fronte al monte Croce il più alto della catena occidentale. 

Si può raggiungere da più punti di partenza ma abbiamo scelto Malga Sass perché la cima diventa raggiungibile senza grandi dislivelli. Siamo un bel gruppo e dopo circa 45 minuti ci si trova a passo Mirafiori da dove si possono vedere i laghi di Piné. Qui inizia la parte più impegnativa della salita in quanto si deve risalire un canalone. A metà di questo però si devia a destra rendendo così la salita più comoda.

Dopo circa un’ora eccoci arrivati! Siamo a 2452m e il panorama a 360° m merita la fatica fatta: Brenta, Maddalene, Catonaccio , Latemar, Lagorai e chi più ne ha più ne metta! E che sorpresa: al posto della classica croce c’è proprio una “soga” (la corda usata per legare i carichi sui carri tirati dai buoi) su un palo di legno. Proseguiamo in cresta raggiungendo cima Pala delle Buse per poi iniziare la discesa.

Passiamo in mezzo ad una zona ricchissima di mirtilli ed infine torniamo alla malga dove ci attendono altri amici che non erano potuti salire. Il dolce è meritato e la giornata termina in allegria.

Alla prossima!